Capire quando è il momento di abbassare la febbre è importante, poiché non è sempre necessario. Lo stato febbrile non è da considerarsi una malattia ma un sintomo che suggerisce la presenza di una causa scatenante specifica. Inutile ribadire che consultare il medico in questi casi è la prima cosa da fare per evitare approcci errati al problema.

 

Le cause della febbre

I motivi per cui compare la febbre sono molti e possono avere natura differente. L’organismo ricorre a questa strategia difensiva più comunemente nei casi di: infezioni, infiammazioni, traumi, intossicazioni alimentari o forte stress psico-fisico. L’approccio migliore varia a seconda delle specifiche cause scatenanti ma in linea di massima è sempre consigliabile un periodo di riposo forzato.

Quando la febbre supera i 38 gradi è altresì imperativo informare subito il medico curante, che tramite l’esame di eventuali sintomi correlati, sarà in grado di indirizzare il paziente verso la migliore strategia terapeutica da seguire. È in questo momento che abbassare la febbre si rivela essere una scelta saggia.

 

Come si abbassa la febbre

Esistono diversi modi per abbassare la febbre: alcuni richiedono l’uso di prodotti chimici, altri prevedono l’impiego di mezzi fisici, altri ancora l’assunzione di tisane naturali. Premesso che seguire il consiglio del medico è sempre la strada giusta da intraprendere, vediamo ora nel dettaglio queste metodologie.

L’approccio fisico, spesso sottovalutato, è in realtà un ausilio valido e molto consigliato. Se la febbre è alta ma entro range ancora accettabili (circa 38 gradi), può essere abbassata tramite l’assunzione di molti liquidi (bere molto), o ricorrendo alle spugnature. In questo caso specifico si consiglia di umettare collo, fronte, braccia e gambe del paziente con acqua tiepida o fresca, ma mai fredda.

Fra i rimedi naturali le tisane che aumentano la sudorazione possono dare un aiuto concreto all’abbassamento dello stato febbrile. In particolare si consigliano piante come: tiglio, camomilla, cannella, menta, sambuco, eucalipto, centaurea, genziana e rododendro.

L’assunzione di medicinali è il metodo più comune per abbassare la febbre e si basa sull’impiego di tre principi attivi: paracetamolo, acido acetilsalicilico e ibuprofene. Il primo è fra i più utilizzati grazie anche alla possibilità di acquistare senza ricetta buona parte dei farmaci che lo contengono.

Il secondo, più comunemente noto come Aspirina, è un principio attivo antiinfiammatorio non steroideo. Risulta efficace per il trattamento di stati febbrili di diversa natura, ma l’assunzione deve rispettare le indicazioni del medico curante.

L’ibuprofene appartiene allo stesso gruppo dell’aspirina ma è in grado di esercitare, oltre all’azione antiinfiammatoria, anche quella analgesica.


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