14 Gennaio 2019
Artrosi della mano: definizione
L’artrosi della mano indica una patologia delle articolazioni a carattere cronico - evolutivo, causata dalla degenerazione delle cartilagini poste sui capi ossei articolari: un disturbo piuttosto diffuso che coinvolge in primis le donne.
Come si manifesta l’artrosi della mano
In presenza di artrosi della mano avviene una progressiva distruzione cartilaginea che, oltre alla riduzione dell’articolazione, causa dolore, rigidità, posture scorrette e (nei casi peggiori) anche deformità e impotenza funzionale.
La percezione e le conseguenze della malattia dipendono molto da come la stessa si presenta (dov’è collocata, quante articolazioni coinvolge, ecc.) e di solito sono maggiormente frequenti le artrosi delle articolazioni interfalangee distali o quelle trapezio - metacarpali.
Artrosi dell’articolazione interfalangea distale (o Artrosi di Heberden)
L’Artrosi di Heberden è senza alcun dubbio la forma più diffusa di tutte: essa colpisce principalmente il gentil sesso dopo il periodo della menopausa ed è connessa a un particolare gene dominante nelle donne e recessivo negli uomini.
Dal punto di vista pratico, la suddetta tipologia di artrosi genera tumefazione dorsale dura delle articolazioni Interfalangee Distali, nodosità osteocartilaginee paraarticolari e deformità con rigonfiamento dei capi articolari.
Se il disturbo è lieve, si può optare in favore di un semplice trattamento conservativo volto a ridurre lo stato dolente. In questo caso si prescrivono antinfiammatori, antidolorifici e apposita terapia fisioterapica.
Se al contrario il disturbo è accentuato, si procede con l’intervento di artrodesi in estensione dell’articolazione Interfalangea distale. Tale opzione permette di eliminare completamente il dolore e di correggere del tutto l’inestetismo.
Artrosi trapezio-metacarpale (o Rizoartrosi)
La Rizoartrosi ha un’incidenza pari a circa il 10% dei disturbi artrosici legati all’apparato locomotore. Essa coinvolge la radice del primo raggio digitale, compromettendo la catena del pollice e causando una forte invalidità.
In prima battuta, il problema in questione si percepisce per la comparsa di un fastidio intermittente, che di fatto può tranquillamente essere contrastato riposando e adoperando dei tutori statici.
Se il disturbo peggiora si manifestano principalmente dolore, deformità e forti limitazioni funzionali. Per migliorare la situazione è possibile scegliere tra l’intervento chirurgico, le artroplastiche biologiche e le artroprotesi.
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