L'atrofia ginecologica è una patologia vulvo-vaginale, un disturbo che si presenta soprattutto nelle donne in menopausa o dopo dei trattamenti chemioterapici, succede che le mucose vaginali e i tessuti genitali si assottigliano, rendendo così, questa parte del corpo, più fragile.
Nonostante sia una malattia piuttosto frequente nelle donne è purtroppo un problema del quale molte non ne parlano, perché discutere delle parti intime a molte crea parecchio imbarazzo, rischiando così di peggiorare la situazione e di far diventare una patologia cronica che provoca problemi nella vita privata.
I sintomi che si presentano quando c'è un'atrofia vaginale sono:
In presenza di questi sintomi che non migliorano, è molto importante agire tempestivamente e non abituarsi alla problematica per vergogna mettendo a rischio la vita di coppia, ma è assolutamente necessario contattare il proprio ginecologo o un professionista che sia esperto di questa fase della vita di una donna, la menopausa per trovare la soluzione al problema.
Una volta diagnosticata l'atrofia vaginale ed in riferimento alla sua gravità, lo specialista decide quali cure effettuare tra:
Sebbene la menopausa sia una condizione del corpo che a volte crea dei seri disturbi la cosa principale è quella che accomuna tutte le malattie: "giocare d'anticipo" per arrivare prima alla risoluzione del problema o perlomeno per limitare i danni.
Naturalmente se ci sono i sintomi che fanno pensare ad un'atrofia vaginale bisogna assolutamente curare i sintomi per il benessere del corpo e della vita intima privata, quindi non bisogna fare cure fai da te ma chiedere sempre al medico specialista.
L'unica cosa che una donna può fare da sola senza chiedere al medico è quella di mantenere elastico il pavimento pelvico in menopausa, ma anche prima di arrivare a questa fase del corpo, per il benessere fisico e mentale.