Il termine cifosi indica una sorta di curvatura della colonna vertebrale visibile di profilo: se la curvatura è di più di 45 gradi si tratta di ipercifosi (detta anche dorso curvo) e rientra nell’ambito degli stati patologici.
 
Le cause di tale malattia possono per esempio dipendere da disturbi degenerativi, ma anche da disturbi dello sviluppo, da ipostenia fisiologica, da traumi, da posture scorrette, da debolezza dei muscoli, ecc.
 
Anche se di solito la cifosi si presenta in modo lieve e non richiede altro che delle semplici visite di controllo, in alcune circostanze può diventare estremamente debilitante, generando difficoltà respiratorie-digestive, problematiche neurologiche e forti sensazioni di dolore.
 
Per accertare la presenza della cifosi si procede con l’osservazione e la misurazione. In alcuni casi è utile eseguire una radiografia (soprattutto quando sussistono cause idiopatiche), mentre in altri si consiglia l’esame della densitometria ossea (soprattutto quando sussiste l’osteoporosi).
 
Un discorso a parte va certamente fatto per il trattamento da fare: se con cifosi postulare toracica si consiglia una rieducazione posturale basata su esercizi di rafforzamento, con cifosi toracica idiopatica derivante da fratture i rimedi possono essere inefficaci per l’incapacità del soggetto afflitto di assumere la corretta postura.
 
Altre soluzioni arrivano poi dalla fisioterapia e dall’utilizzo di appositi tutori. Quando tutto questo non porta risultati soddisfacenti e in tutti i casi più gravi, il rimedio adeguato resta comunque l’intervento chirurgico. Solo questo, infatti, può impedire il peggioramento della malattia e delle condizioni di salute della persona.
 
Naturalmente per evitare rischi e problematiche di qualsiasi genere, si consiglia di rivolgersi sempre al proprio medico curante, che saprà indicare le tempistiche entro cui muoversi e gli specialisti da interpellare.
 
Questo discorso vale in generale per tutta la malattia, con riguardo particolare per chi è costretto a sottoporsi a intervento chirurgico. In tal caso, infatti, esistono dei rischi che è bene conoscere prima di farsi operare.
 
A prescindere dalla gravità del disturbo, il suggerimento che diamo è comunque quello di intervenire nel più breve tempo possibile non appena di percepiscono i primi sintomi di cifosi. Così facendo si hanno maggiori possibilità di gestire la malattia al meglio.

Vedi anche: PRODOTTI PER LA CURA DELLA CIFOSI

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