L’infiammazione al tendine di Achille è una delle patologie più comuni che colpisce gli atleti, ma anche coloro che passano molto tempo in piedi. Pur essendo così comune è bene non sottovalutarne gli effetti a lungo termine, poiché un tendine infiammato può addirittura rischiare la rottura parziale o completa!

 

I sintomi più comuni dell’infiammazione al tendine di Achille

È necessario premettere che l’infiammazione al tendine di Achille può colpire indistintamente in qualunque fascia d’età, perché si tratta di una patologia che nella maggior parte dei casi ha origine da sollecitazioni intensive del tendine stesso. Ecco alcuni dei sintomi più comuni che la caratterizzano:

  • dolore al tallone;
  • gonfiore alle caviglie;
  • rigidità articolare;
  • presenza di noduli;
  • rumori durante il movimento del tallone.

A questi possono poi aggiungersene altri più specifici ma che sono tendenzialmente legati ad alcune patologie che esulano dal tipo di sollecitazione fisica. Va inoltre precisato che alcuni dei sintomi qui riportati possono essere anche legati ad altri disturbi e non necessariamente a una disfunzioni del tallone d’Achille.

Le cause più comuni per la comparsa di queste problematiche sono imputabili ad un attività fisica troppo intensa o scorretta, a posture errate, a tempi di recupero dagli allenamenti troppo esigui o ad attività lavorative di tipo usurante.

 

Le soluzioni più efficienti

La diagnosi deve sempre essere fatta da uno specialista il quale, grazie al supporto di esami più approfonditi (fra cui radiografie, ecografia, risonanza magnetica nucleare ecc.), sarà in grado di valutare l’entità dell’infiammazione al tendine di Achille e proporre la soluzione migliore.

Nei casi meno gravi si tende a prescrivere impacchi di ghiaccio, l’uso di farmaci antinfiammatori e riposo assoluto dell’articolazione. Se il danno è di media entità possono rendersi necessarie infiltrazioni di cortisone e fisioterapia.

È importante non sottovalutare i sintomi, poiché anche se i primi livelli dell’infiammazione tendono ad interessare l’area adiposa che avvolge il tendine, se essa si protrae e non viene curata in tempo, vi è un concreto rischio che si trasmetta alle fibre che compongono il tendine stesso, determinando lesioni o addirittura la rottura di quest’ultimo. In questi casi l’unica soluzione è l’intervento chirurgico.

Per prevenire complicazioni è consigliabile eseguire esercizi di stretching e di riscaldamento prima di qualunque attività fisica, in modo da preparare anche le caviglie allo sforzo che si sta per sostenere.


Cosa ne pensi? Hai domande? Scrivici