04 Marzo 2019
Chi pratica sport, sia a livello agonistico che amatoriale, dovrebbe sapere come
evitare i crampi muscolari. Questi possono essere molto dolorosi e, se particolarmente frequenti, possono addirittura compromettere il risultato dell’allenamento. Per eliminare il problema sul nascere basta comunque seguire dei semplici accorgimenti legati a stretching, alimentazione e abbigliamento.
Cosa fare prima dell’allenamento
Un ruolo fondamentale è giocato dall’
alimentazione. In particolare, dall’assunzione dei liquidi. Il consiglio principale è di assumere liquidi “leggeri” prima dell’allenamento, in modo da ridurre il rischio disidratazione. Succhi di frutta, centrifughe o semplice acqua sono tutte cose che vanno benissimo.
Occorre inoltre curare l’
abbigliamento. Questo deve essere comodo (soprattutto per ciò che concerne le calzature) e di tonalità chiara. I colori chiari, infatti, attraggono meno calore e riducono la sudorazione.
Ancora più importante è lo
stretching, che è la risorsa principale per evitare i crampi muscolari. Prima di iniziare l’allenamento vero e proprio, è opportuno dedicare qualche minuto a questa preziosa attività. Il suo scopo principale è “riscaldare” il muscolo e allungarlo.
Oltre a tutto ciò, è anche meglio
non mangiare prima di un allenamento. La digestione, infatti, concentra l’afflusso del sangue negli organi interni, compromettendo quello dei muscoli.
Cosa fare dopo l’allenamento
I
crampi muscolari sono conseguenza di un accumulo di acido lattico, che può persistere per molto tempo. Dopo l’allenamento è quindi opportuno
reintegrare i liquidi, aggiungendo sostanze quali magnesio, calcio e potassio.
Fondamentale, poi, è
evitare tra un allenamento e l’altro l’assunzione di determinati farmaci. Per esempio, antistaminici e diuretici. I primi contribuiscono alla perdita dei liquidi, mentre i secondi stimolano la disidratazione.
Per ridurre le possibilità di soffrire nuovamente di crampi si devono
trattate i muscoli soggetti al problema in modo consono:
- se lo stesso riguarda la coscia, bisogna chiedere a qualcuno di alzare il proprio calcagno, stringendo il ginocchio e pressandolo verso il basso;
- se è il piede, bisogna tirare le dita verso se stessi, spingendo il calcagno in avanti;
- se è la mano, bisogna congiungere quella sofferente con quella sana e spingere le dita in direzione del polso.
Per quanto utili, i consigli appena forniti restano comunque solo indicativi. Per risolvere il problema in modo definitivo è necessario
rivolgersi al medico di base o a uno specialista.
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