20 Giugno 2018
In gergo medico si parla di
distorsione quando avviene la perdita provvisoria della congruità articolare a causa di un movimento scorretto a carico dell’articolazione: essa dipende in genere da fattori quali i traumi, le contusioni, i movimenti anomali delle ossa mobili o la presenza di uno scarso tono muscolare.
Se, a livello pratico, quando ci si procura una distorsione, le articolazioni coinvolte sono di solito quelle del ginocchio, della caviglia, del polso e del gomito, dal punto di vista della sintomatologia si presentano sensazioni di dolore, sensazioni di calore e gonfiore della zona interessata (se la distorsione è alla caviglia, bisogna intervenire subito per evitare che si trasformi in distorsione recidivante).
Terapia per distorsione
La terapia per guarire da una distorsione viene stabilita dallo specialista, che controlla innanzitutto l’assenza di fratture. Le prime cose da fare dopo aver accertato la diagnosi sono mettere a riposo l’arto coinvolto, avvolgere l’articolazione con una benda rigida, applicare impacchi di ghiaccio ed alzare l’arto per diminuire l’accumulo di liquidi.
Anche se in molte occasioni è sufficiente applicare del ghiaccio e mantenere una fasciatura sulla zona interessata, nei casi più gravi si opta in favore del gesso per stabilizzare maggiormente la parte lesa.
L’intervento chirurgico, invece, è piuttosto raro e ha lo scopo di ricostruire in toto gli eventuali legamenti danneggiati (tale procedura viene consigliata se i legamenti rischiano di generare una perenne instabilità dell’arto o disturbi quali ad esempio l’artrosi).
Riabilitazione post distorsione
La riabilitazione post distorsione inizia dopo i giorni di riposo prescritti dal medico e consiste nell’esecuzione di specifici esercizi atti ad aumentare la forza dei muscoli e a migliorare le prestazioni dell’articolarità. Oltre a ciò, si suggerisce poi di sottoporsi a sedute di ultrasuonoterapia, magnetoterapia, laserterapia o mesoterapia.
A chi rivolgersi
Per poter dire di aver recuperato a pieno la mobilità e le funzionalità dell’arto interessato bisogna arrivare ad avere la stessa logica postulare precedente al trauma. Essa è valutabile soprattutto analizzando i punti d’appoggio del piede e l’allineamento dello stesso rispetto alla gamba. Visto che tutto questo
può essere stabilito solo da uno specialista, si consiglia di rivolgersi al proprio medico di base per capire a chi affidarsi.
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