L'esercizio isocinetico è un tipo di movimento che viene effettuato ad una velocità angolare costante dove si genera una resistenza in automatico che si adatta alla forza del paziente che la esercita. In questo modo in ogni grado di articolarità ci si garantisce, per tutta la durata dell'esercizio, la massima forza muscolare.

L'esecuzione dell'esercizio muscolare isocinetico permette di avere delle contrazioni muscolari massimali a velocità costante per tutto l'arco di tempo che viene effettuato il movimento. Per fare gli esercizi viene utilizzato un particolare macchinario chiamato macchina isocinetica che dà la possibilità ai muscoli di tendersi e contrarsi, indipendentemente dallo sforzo che viene impiegato e sempre ad una velocità costante.

Qual è il principio di funzionamento di una macchina isocinetica?

La macchina isocinetica che viene usata nei trattamenti fisioterapici ha un meccanismo idraulico o robotico che è in grado di regolarsi a seconda del carico che trova in ogni punto di esecuzione ed in base alla resistenza che incontra, quindi il monitoraggio avviene in tempo reale fornendo tutto l'indispensabile per la valutazione dell'esperto.

Quando arriva alla velocità che era stata impostata, arrivando da una fase di accelerazione iniziale, questo macchinario, in un certo qual modo, assorbe la forza applicata ulteriormente, il muscolo così incontrerà una resistenza che si manterrà costante, di solito questa macchina viene usata per la riabilitazione del ginocchio.

La macchina isocinetica è molto costosa infatti non è facile trovare in tutti gli studi di fisioterapia, essa è presente prevalentemente in tutti quei club sportivi dove si allenano i professionisti e dove c'è un occhio di riguardo alla salute degli atleti, viene impiegata per potenziare resistenza e tono muscolare, valutare gli infortuni in che stato sono e soprattutto per accorciare i tempi di recupero da infortuni o interventi.

Il compito della macchina isocinetica è quello di fornire al fisioterapista tutti i dati necessari in forma grafica perché possa avere un quadro clinico completo per valutare la situazione e poter agire nel modo più sicuro possibile, in nessun altro modo sarebbe possibile avere dati così precisi e sicuri.

L'isocinetica è molto importante nella fase riabilitativa perché dà la possibilità di fare:

  • dei test che permettono di valutare a che livello è il muscolo per quanto riguarda la potenza, la forza e la possibilità di lavoro;
  • effettuata la valutazione viene stilato il tipo di allenamento che sarà assolutamente personalizzato.

Il test che viene effettuato ai muscoli serve anche per capire se l'articolazione è stabile o instabile, è possibile ripetere il test anche durante il percorso riabilitativo per dare dei dati oggettivi al fisioterapista sull'andamento dell'allenamento e sulle condizioni cliniche.

Attraverso l'esercizio isocinetico si hanno quindi dei dati oggettivi su:

  • l'indice di fatica, cioè quanto rapidamente, durante il movimento, diminuisce la forza;
  • i rapporti e i livelli di forza, potenza e lavoro dei muscoli dell'articolazione;
  • quanto stabile è l'articolazione.

Con i risultati che la macchina isocinetica fornisce è possibile capire:

  • se gli obiettivi possono essere raggiunti in breve tempo, in medio o saranno a lungo termine;
  • è possibile anche allenare i muscoli con vari tipi di contrazione che aiutano ad accelerare la riabilitazione.

Esercizio isocinetico: conclusione

L'utilizzo della macchina isocinetica permette di avere un quadro ben chiaro sul deficit muscolare dando così la possibilità di stabilire il giusto programma riabilitativo. L'utilizzo quotidiano della macchina permette di modificare le varie sedute in base alle condizioni che vengono raggiunte. Questo macchinario è molto utile come prevenzione per evitare infortuni e come strumento riabilitativo post intervento chirurgico.

La cosa basilare è quella di affidarsi ad un club sportivo d'eccellenza o ad un fisioterapista esperto e competente che sa esattamente come utilizzare la macchina e che aiuterà il paziente a raggiungere l'obiettivo di recupero attraverso l'esercizio isocinetico


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