La flebotrombosi è una condizione che si contraddistingue per l’insorgenza di coaguli a livello delle vene. I suddetti coaguli, prendono il nome di trombi. Si parla nello specifico di flebotrombosi quando i coaguli coinvolgono le vene più profonde. Nei casi in cui il problema riguarda le vene superficiali si parla di tromboflebite.
 
La flebotrombosi riguarda soprattutto le vene del polpaccio o della coscia. Quali sono le cause?
 
Cause
La flebotrombosi ha alla base diverse cause. Tra queste, è possibile ricordare l’insufficienza cardiaca, così come la condizione di sovrappeso od obesità. Da citare è anche l’età avanzata (la flebotrombosi può però riguardare pure  persone giovani).
 
L’elenco delle cause della flebotrombosi comprende anche l’immobilizzazione prolungata, tipica delle degenze ospedaliere, così come la polictemia, i pregressi infarti del miocardio e l’assunzione della pillola anticoncezionale.
 
Sintomi
La flebotrombosi, essendo una trombosi venosa profonda, inizialmente può non provocare sintomi. Le cose cambiano quando l’ostruzione delle vene si aggrava. In questi frangenti, infatti, si ha a che fare con situazioni di gonfiore e dolore.
 
La gamba inoltre può risultare calda e arrossata. Questo è dovuto all’infiammazione della parete delle vene coinvolte dal problema.
 
Diagnosi
La diagnosi della flebotrombosi cambia di persona in persona. In genere, le modalità principali per effettuarla sono l’ecodoppler e la risonanza magnetica, utilizzata soprattutto quando il problema riguarda la coscia.
 
Rimedi
Come si affronta la flebotrombosi? La prima raccomandazione consiste nel sospendere eventuali attività sportive. Attenzione! Questo non significa che l’arto debba rimanere a totale riposo, in quanto la situazione peggiorerebbe.
 
Detto questo, è il caso di ricordare che esistono diversi approcci farmacologici, come per esempio le terapie a base di eparina. In alcuni casi, il medico può prescrivere anche l’aspirina.
 
Durante la fase di mantenimento, la persona che soffre di flebotrombosi può indossare calze compressive, il cui utilizzo deve essere associato a esercizi di fisioterapia mirati.
 
Concludiamo facendo presente il fatto che, per affrontare al meglio questa condizione, è necessario riposare con le gambe sollevate ed evitare di rimanere seduti o in piedi per periodi prolungati.
 
Molto importante è anche non sedersi a gambe incrociate, smettere di fumare e valutare con il proprio ginecologo di fiducia un metodo contraccettivo diverso dalla pillola anticoncezionale.

Vedi anche: LA PRESSOTERAPIA COME CURA

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