11 Dicembre 2018
Quando si parla di manovra salvavita antisoffocamento non ci si può che riferire alla tecnica di primo soccorso inventata nel 1970 dal Dottor Henry Heimlich: una procedura ormai utilizzata a livello internazionale, che viene eseguita tramite una sorta di compressione addominale volta a eliminare corpi estranei dalle vie respiratorie.
Origini della manovra salvavita per evitare il soffocamento
Fino agli anni Settanta, negli USA, il soffocamento rappresentava una delle morti più diffuse in assoluto (c’erano circa 4 mila decessi l’anno). Anche se all’epoca per contrastare il problema si usavano delle pacche sulla schiena o due dita in gola, a Heimlich era chiaro che per sbloccare la trachea bisognava comprimere i polmoni, facendo uscire l’aria dall’alto ed espellendo il corpo estraneo.
Considerata la resistenza dell’ambito medico nei confronti della nuova manovra, il Dottor Henry Heimlich scelse di farla conoscere sfruttando i media statunitensi. Dopo pochissimi giorni dalla sua divulgazione nelle testate giornalistiche, la tecnica in questione venne subito utilizzata da una persona comune per salvare la vita a un vicino di casa.
Come eseguire la manovra anti soffocamento
Prima di mettere in pratica la manovra salvavita antisoffocamento, è necessario accertarsi che di soffocamento si tratti davvero. Per riuscirci bisogna controllare che sussista incapacità di respirare - parlare - tossire, respirazione affannosa, tendenza della vittima a mettersi le mani attorno alla gola, presenza di labbra o unghie scure (blu) e perdita di coscienza.
Dopo aver chiamato l’ambulanza, è poi necessario mettere in piedi la persona in condizione di pericolo e darle dei colpi secchi tra le scapole. Se il problema continua, bisogna allora:
- mettersi dietro la vittima a gambe divaricate;
- avvolgere le braccia attorno al suo addome;
- chiudere a pugno la mano generalmente utilizzata, mettendola tra sterno e ombelico;
- avvolgere l’altra mano attorno al pugno;
- iniziare delle spinte addominali verso l’interno e l’alto (5 di norma).
Per ottenere il risultato desiderato, la manovra deve consentire l’espulsione del corpo estraneo a seguito di un colpo di tosse della vittima. Si invita a prestare maggiore attenzione in presenza di casi particolari, come quelli di persone incoscienti, che richiedono l’intervento dei soccorsi.
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