Ti è mai capitato di sentire una persona che dice di aver paura di entrare in ascensore o di stare in posti affollati e chiusi? Beh questa è claustrofobia! Un disagio che molti soffrono ma che in alcuni è in forma piuttosto lieve.
Le misure di protezione che dobbiamo tenere e avere per evitare la diffusione del coronavirus oltre a portare i disagi che tutti conosciamo portano grandi difficoltà alle persone che soffrono di claustrofobia in un modo disarmante.
Ci sono dati che dicono che il coronavirus ha aumentato gli stati di ansia anche tra le persone che non soffrono di particolari disturbi di claustrofobia, solo il fatto di essere isolati dagli altri, amici, parenti e conoscenti ha aumentato il livello di solitudine in alcuni.
Claustrofobia una patologia che porta a tenersi fuori da una stile di vita normale come:
Le persone che ne soffrono cercano di evitare tutte quelle situazioni che creano a loro delle paure, senza capire che il fatto di scansare questi timori non faranno in modo di curare la patologia.
Oltre alle solite problematiche per i soggetti claustrofobici si è aggiunta anche la difficoltà di indossare la mascherina per proteggersi dal virus; la sensazione è quella di soffocamento.
Tutti questi luoghi portano le persone a crearsi un'alternativa per deviare la problematica perché è la via più semplice e più veloce per stare meglio, ma come tutti ben sappiamo la soluzione non è evitare ma affrontare il problema.
Le persone che ne soffrono in maniera grave, per fortuna, sono una piccola percentuale, i sintomi però sono tosti:
Svariati sono gli effetti della paura legata a questa fobia che condiziona la vita di chi ne soffre e di chi lo circonda.
Come già detto, la claustrofobia può essere una patologia che porta a molte limitazioni nella vita di tutti i giorni, quindi se l'ansia o qualsiasi altro disturbo correlati ai sintomi claustrofobici sono presenti da 5/6 mesi è necessario consultare uno specialista per ottenere un valido e tempestivo aiuto.
Il medico andrà ad analizzare nel dettaglio tutto quello che porta alla limitazione del benessere quotidiano, definendo la gravità e le motivazioni del disagio, così da poter agire nel miglior modo possibile per contrastare e curare la claustrofobia.
A volte i sintomi legati alla claustrofobia possono essere passeggeri e sparire senza effettuare alcun tipo di terapia, altre volte quando sono piuttosto gravi è necessario agire con delle terapie mirate per affrontare tutti i disturbi che si innescano nel momento dell'attacco di paura.
A seconda della gravità del problema vengono scelte le terapie come:
Se provate una sensazione di forte malessere legato agli spazi chiusi o se soffrite di ansia e panico cercate di agire in modo tempestivo per combattere e sconfiggere il problema in tempi brevi.