Programmare l’allenamento è determinante se si desidera ottenere dei risultati concreti. Non è raro vedere persone in palestra che si ammazzano di lavoro, ma che dopo qualche mese sono praticamente ancora al punto di partenza. Alcuni si scoraggiano e mollano, altri danno la colpa alla genetica e rinunciano.

Questi atteggiamenti sono frutto di altri fattori, ben più radicati e limitanti. Prima di buttarsi a capofitto nell’esecuzione di esercizi generici bisognerebbe capire come funziona l’allenamento su basi scientifiche. I risultati dipendono infatti in buona misura dall’approccio, non dalla quantità di ripetizioni o dal carico di lavoro.

 

L’allenamento secondo la scienza

La scienza insegna che ogni persona risponde in maniera differente agli stimoli biologici. Ci sono soggetti che ottengono risultati prima di altri con la metà dell’impegno, e individui che nonostante facciano palestra da anni ancora non riescono a liberarsi della pancetta. Un programma di allenamento corretto deve pertanto essere studiato e realizzato su misura.

Va precisato che oltre ad esercizi, ripetizioni e carico di lavoro, il programma deve espandersi anche all’alimentazione. L’assunzione delle corrette quantità di nutrienti è un fattore determinante per mettere a frutto gli sforzi fatti in palestra.

L’ultimo nodo chiave per allenamenti di successo è l’atteggiamento. Darsi un obiettivo chiaro, che tenga conto dei propri limiti, è la marcia in più di cui non si può fare a meno. Seguendo queste tre semplici regole e rivolgendosi a professionisti seri, sarà possibile ottenere risultati visibili con tempistiche ragionevoli.

 

I principi della teoria dell’allenamento

Migliorare la propria prestazione atletica una volta raggiunto il corretto mindset, è facile. I principi della teoria dell’allenamento rivestono tuttavia un’importanza cruciale per capire come il corpo può beneficiare degli esercizi. Ecco i principi per programmare l’allenamento:

  • il principio delle differenze individuali (ogni uno si adatta in maniera diversa allo stesso esercizio);
  • il principio della supercompensazione (risposta fisiologica del corpo agli allenamenti);
  • il principio della progressività del carico (l’aumento costante del carico di lavoro aiuta a migliorare i risultati);
  • il principio della continuità del carico (allenarsi con costanza senza lunghi periodi di inattività);
  • il principio della reversibilità (i miglioramenti rimangono finchè si continua ad allenarsi);
  • il principio del "SAID" (il corpo risponde in base al tipo di allenamento imposto);
  • il principio della "GAS" (alternare allenamenti a bassa intensità dopo periordi ad alta intensità aiuta i risultati).

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