La ptosi è un termine medico con il quale viene definito un qualsiasi spostamento di una o più parti di un organo verso il basso. Il suo nome "ptosis" deriva dal greco e significa appunto caduta.
Essendo la forza di gravità il motivo della ptosi molto spesso è una conseguenza dell'obesità e dell'età, mentre altre volte è conseguenza di condizioni muscolari, neuromuscolari e neurologiche.
Esistono vari tipi di ptosi tra cui la più conosciuta è la ptosi palpebrale chiamata anche palpebra cadente, ma ci sono anche ptosi:
La ptosi più comune cioè quella palpebrale è l'abbassamento della palpebra superiore di uno o di tutti e due gli occhi, può essere sia congenita (dalla nascita) sia acquisita (compare ad una certa età).
Le cause della ptosi palpebrale sono molte , in caso di congenita può essere colpa di: disfunzioni neurologiche, difetti genetici, nella forma acquisita le cause possono essere: l'età perché con l'invecchiamento i muscoli si indeboliscono, traumi oculari, interventi di cataratta, stiramento o separazione del tendine, disturbi neurologici, tumori oculari, malattie sistemiche, malattie neuromuscolari, dosi elevate di farmaci opioidi, abuso di droghe.
Il segno più tipico della ptosi palpebrale è il cedimento della palpebra che può essere lieve o parecchio evidente nella forma più grave che può comportare anche problemi alla vista. Per la diagnosi può essere necessario effettuare vari esami, come il test per fare una valutazione delle funzioni nervose delle palpebre e la valutazione della funzione dei muscoli palpebrali.
Il trattamento della ptosi palpebrale si basa sulla gravità dell'abbassamento della palpebra e sui fattori che hanno scatenato questo disturbo.