La puntura di zecca può essere indolore per l’uomo, ma presenta diversi rischi per la salute. Questi piccoli aracnidi (le zecche infatti non sono insetti contrariamente a quanto si crede), che solitamente attaccano animali provvisti di pelliccia, possono essere vettori di virus e batteri molto pericolosi.
Prima di proseguire con l’analisi sui rischi costituiti dalla puntura di zecca, è bene conoscere meglio questo artropode ghiotto di sangue. Appartiene alla stessa classe di ragni e scorpioni, è dotata di quattro paia di zampe e ha denti che fungono da “aggancio” quando trova l’ospite giusto. Si tratta di un parassita di piccole dimensioni che completa il suo ciclo vitale di tre fasi (larva, ninfa, zecca adulta) in circa due anni.
Preferisce zone umide e ombreggiate con vegetazione bassa, per questo motivo è più facile incontrarla in aree montuose e boschive. Si nutre di sangue, come già asserito, per questo la si può trovare facilmente attaccata ad animali quali: cervi, ricci, topi, conigli, volpi, uccelli scoiattoli, cani e gatti.
È anche il bersaglio di molti microorganismi che la intaccano per la garantire la propria sopravvivenza, in particolare virus e batteri. Proprio questa caratteristica è quella che rende il morso della zecca molto pericoloso anche per l’uomo. Oltre alla nota malattia di Lyme (la più famosa correlata alle zecche), essa può trasmettere anche l'ehrlichiosi, la TBE (meningoencefalite da zecche) e la febbre bottonosa.
In caso si pensi di essere stati vittime di una puntura di zecca ci sono alcune cose da fare per evitare conseguenze gravi. Se l’aracnide è ancora attaccato all’ospite, è bene rimuoverlo il più tempestivamente possibile; più a lungo rimane a contatto col sangue, infatti, più è probabile che si contraggano malattie o infezioni.
Per rimuoverla efficientemente servono delle pinzette apposite e bisogna essere molto delicati, poiché è cruciale staccarla per intero, senza romperla, schiacciarla o spezzarla. Se si notano arrossamenti o gonfiori, è bene rivolgersi subito al proprio medico, in modo che possano essere effettuati gli accertamenti del caso.
Tuttavia, il morso quasi indolore e il fatto che spesso si annida fra i capelli, possono renderne difficile l’individuazione. Ecco perché più che curare il morso di zecca è meglio prevenirlo del tutto. Per fare ciò è consigliabile un abbigliamento appropriato quando si decide di andare a fare un’escursione fra i boschi o in montagna.
La scelta migliore ricade su pantaloni lunghi che coprano per intero le gambe e magliette aderenti (possibilmente non a maniche corte). Un altro interessante accorgimento riguarda il colore. Preferire sempre vestiti chiari, così che sia più facile notare questi piccoli aracnidi (che sono grandi solo qualche millimetro). Dopo un’uscita di questo tipo, è bene controllare scrupolosamente cute e cuoio capelluto.