Con il termine tracheotomia si indica un intervento di tipo chirurgico, che prevede l’incisione della trachea: pratica utilizzata quando si necessita di una via respiratoria alternativa e generalmente eseguita su chi richiede incubazione endotracheale per periodi superiori ai 7 giorni o su chi sta per essere sottoposto a operazioni a testa e/o collo.

Quando si effettua questo intervento possono subentrare delle complicazioni immediate, precoci o tardive. Nel primo caso si tratta di lesioni ai nervi laringei o ai vasi sanguigni presenti sul collo. Nel secondo caso di spostamento della trachea, edema polmonare, secrezioni di muco o arresto respiratorio. Mentre nel terzo caso di stenosi tracheale o fistola tracheoesofagea.

Oggi esistono diverse tipologie di tracheotomia: la prima è certamente la tracheotomia chirurgica, che prevede una preparazione del paziente eseguita ponendo lo stesso sul letto operatorio e facendogli iperestendere il collo. Prima di posizionare la cannula un centimetro sotto la Cricoide si depila e disinfetta l’area. Dopo che la pelle è stata recisa si effettuano:
  • una sutura dell’Istmo tiroideo;
  • e l’incisione del secondo-terzo anello tracheale.
Oltre a quella appena descritta, c’è poi la tracheotomia percutanea, che prevede la creazione dello stoma utilizzando un approccio poco invasivo.. Questa tecnica è molto usata in presenza di pazienti che hanno bisogno di una lunga assistenza respiratoria artificiale. Tra i metodi più diffusi rientrano la Ciglia Blue Dolphin con palloncino dilatatore e il Blue Rhino con cono ricurvo.

Per quanto concerne la tracheotomia con dilatatore a palloncino possiamo dire trattarsi di una soluzione percutanea di origine piuttosto recente. Il dispositivo adoperato serve per effettuare con grande semplicità questa tipologia di tracheotomia direttamente sul letto della persona interessata.

Visto che in questo caso la cannula tracheotomia si premonta attorno al dilatatore, non c’è alcun intervallo di tempo tra lo spostamento del dilatatore e l’inserimento della cannula (tutto questo viene fatto in un unico step). L’apertura è netta, non genera slabbrature e ha una buona contrazione attorno alla cannula.

Per quanto concerne i diversi tipi di cannule disponibili, le principali differenze dipendono dai materiali utilizzati, ma anche da fattori come la grandezza e le qualità delle stesse. In merito ai materiali, oggi si preferiscono soluzioni di natura plastica (anni addietro, invece, si prediligeva il metallo).

Cosa ne pensi? Hai domande? Scrivici